Restrizioni di volo (2)




Ogni tanto al modo mio, e non solo per praticare quel poco di italiano che sono riuscito ad imparare, vorrei provare ad esprimermi in italiano. Credo anche che in questa Europa che stiamo sviluppando, si abbia quasi la stessa responsabilità nei confronti della comunità europea che in quelli del proprio paese. Se così ancora non fosse, lo dovrebbe essere.

Che pensano gli italiani del Presidente francese F. Hollande? Forse non ci pensano in molti.  È vero che ci sono cose più interessanti da fare che pensare a questo personaggio, ma viste le circostanze e il comportamento attuali del Presidente francese, senza dubbio gli italiani avranno le loro opinioni.

Qui in Francia molti sono persuasi che Monsieur Hollande voglia fare qualcosa d'importante e perfino di pericoloso, e questo più per crescere nei sondaggi nazionali che per migliorare il mondo. Ciò a patto che gli americani facciano la prima mossa. Già i sondaggi gli danno due punti in più (ora quindi ha 26
%) da quando vuole 'punire' Bashar al-Assad per ciò che ha fatto d'inaccettabile, ammesso che sia vero.

Ma une nazione che fa parte dell'Europa dovrebbe badare non solamente al consenso nazionale, (che non è neanche necessario in Francia dove un Presidente ha sempre il diritto ed il potere costituzionali per decidere di far un atto di guerra senza ottenere un'autorizzazione della camera, come del resto negli Stati Uniti) ma anche un consenso europeo. Dopo tutto i paesi membri dell'Europa sono collegati. Ciò che di importante una nazione decide da sola riguarda tutti i paesi membri necessariamente.

Una cosa è comunque certa - malgrado la manifestazione di sedicente determinazione del Presidente francese - che non sarà possibile che la Francia si impegni da sola. Ecco il problema di François Hollande. Poiché se Obama non potrà ottenere l'autorizzazione del Congresso, e se di conseguenza non se la sentisse più di impegnare gli USA, Monsieur Hollande avrà l'aria più ridicola che mai, e rischierà di perdere molti punti in più nei sondaggi nazionali...
Il Presidente francese ha preso così un gran rischio. Se dopo aver troppo parlato, si sgonfia a causa di una tale decisione americana, sarà non solo lo zimbello della Francia, ma anche del mondo intero.

C'è una piccola evoluzione da quando ho cominciato questa "lezione". Anche Obama conta sul potere delle parole. Ha detto che il Congresso "autorizzerà" un'azione punitiva degli Stati Uniti contro la Siria, come se l'anticipazione e la volontà verbale del Presidente americano determineranno un tal risultato positivo. Ma nulla è sicuro, compresa la decisione di Obama se mai il Congresso votasse contro un'azione da parte degli Stati Uniti.

Obama aveva parlato troppo e troppo presto. Dopo che Cameron si è eclissato, Hollande, pensando che potrebbe diventare il campione giustiziere numero due nel mondo, quindi meglio ancora di Sarkozy, ha anche lui parlato troppo, e troppo presto. La loro reputazioni e credibilità dipendono così dal voto del Congresso americano, poiché senza un voto favorevole, è plausibile che Obama sarà persuaso finalmente a non impegnarsi, e Hollande sarà quindi totalmente perduto e completamente nudo.

Non so. Forse è meglio un Obama indeciso e un Hollande nudo e sgonfiato, che correre il rischio di aprire il vaso di Pandora al punto di non essere in grado di richiuderlo.
In ogni caso interferire in una guerra civile senza prova irrefutabile che il regime siriano ha utilizzato armi chimiche contro i civili siriani, sarebbe comunque sbagliato.

__

Text and image © Mirino. Italian edited by Rob, with many thanks. September, 2013

No comments: