Una lezione italiana



Quando ero giovane ed ingenuo, poco tempo fa.. credevo che ci fosse una soluzione per tutto, ma certi problemi mondiali attuali sembrano quasi irrimediabili. Almeno senza passare per un conflitto pieno di conseguenze terribili.
 


Come suggerito in Débuts et fins, mi sembra che certi paesi del mondo stiano arrivando a un periodo molto critico nella loro storia. Un periodo in cui bisogna scegliere fra la libertà - almeno relativa,  per quale ironicamente avevano combattuto dall'inizio - e il totalitarismo, voluto da quelli (che a volte sono perfino la maggioranza) che sono convinti che non esista una strada migliore di quella dell'Islam fondamentalista. 



Ma forse taluni fra questi ultimi sono capaci di capire che non è necessario sacrificare la libertà e l'individualità per essere fedeli alla loro religione. 
Ansi Dio, o la potenza che ci ha creati, vuole logicamente che diventiamo noi stessi sotto ogni profilo. Non esiste alcun Dio o alcuna forza naturale il cui scopo è impedirci di diventare noi stessi per realizzare così la nostra vita, pienamente e secondo le nostre capacità, aspirazioni e destini. Non c'è alcun Dio che si aspetta che diventiamo schiavi di altri, cioè di coloro che sfruttano la religione per provare a realizzare i loro scopi personali. Abbassarsi così sarebbe stato un insulto verso il creatore e verso la vita stessa. Sfruttare la religione praticando anche il terrore nel nome di Dio per obiettivi personali non è meno che corteggiare e servire il diavolo.



Non c'è alcun Dio che si aspetta che le donne si comportino come schiave degli uomini. Poiché tutti sanno, e soprattutto gli dei, che nessun uomo ha il diritto di chiedere troppo da quelle che già producono il miracolo della vita. Nessun uomo dovrebbe credere o anche fingere di essere superiore ad una donna, perché sarebbe falso.



E perché Dio attraverso la natura ha creato gli uccelli, le farfalle e i pesci di tutti i colori straordinari e di una bellezza favolosa, se non per il piacere degli occhi? Se Dio avesse voluto che la bellezza fosse nascosta, e che tutti fossero velati di nero e tristi come i corvi della morte, l'avrebbe fatto prima Lui Stesso.



Sono soltanto uomini senza fiducia, o uomini gelosi, quelli che vogliono nascondere totalmente la bellezza delle donne. Dio e la natura non creano mai la bellezza per tenerla nascosta, come se si trattasse di qualcosa di vergognoso. Un tale atteggiamento non può essere che l'espressione di un animo povero e di uomini piccoli e limitati. E neanche questo ha qualcosa a che fare con alcuna religione.



Provo a esprimere tali opinioni in italiano non solo perché sto apprendendolo, e non solo perché si tratta di una bella lingua, ma anche perché l'Italia, con la Grecia, è la culla della civiltà europea, e quindi, per estensione, di quella degli Stati Uniti. Ma è anche, almeno in parte, quella del Medio Oriente, poiché furono gli arabi che tradussero le scienze greche, come quella medica. 



Queste civiltà fondate sulle religioni, compresa quella celtica, etrusca, della Grecia antica e quella Romana, poi quella Bizantina ortodossa, poi Cristiana- in tutte le sue interpretazioni diverse. Una religione vivente che si è evoluta costantemente nel corso della storia, perché come la vita stessa o il meccanismo mutevole e meraviglioso dell'universo, deve evolversi come le stelle per sopravvivere. Altrimenti è condannata ad essere una religione legata al passato, all'epoca in cui ebbe ancora un senso, ma che non ha più molto a che vedere col tempo attuale. 



Forse è anche la ragione per cui ci sembra che ci sia attualmente un conflitto di identità religiosa e sociale nel mondo musulmano. Un conflitto fra quelli che vogliono avanzare più liberamente interpretando la propria religione in modo intelligente, moderato ed apolitico, e quelli per cui non c'è che una sola maniera di interpretare l'Islam, quella pura della sorgente nata nel VII secolo. Ma anche le sorgenti evolvono, cambiano la direzione, o si esauriscono. Si esauriranno eventualmente tutti le sorgenti, incluse quelle nere ed infiammabili. 



Quelli come i talibani che pretendono di rappresentare Dio non sono che gli accoliti del male. Usano la religione senza scrupoli. I loro emuli nel nord del Mali (l'ex colonia francese dove i musulmani sono il 90% e i cristiani sono solo il 10%) vogliono imporre la sharia, compresa la lapidazione come punizione per l'adulterio. Stanno obbligando tutte le donne a indossare il burka. A queste ultime è vietato uscire senza essere accompagnate dai mariti, dai figli o dai fratelli maggiori. 
Anche quegli estremisti fingono di aver la benedizione di Dio per violentare, assassinare, o rapire. Tutto è permesso con la benedizione falsa di un Dio totalmente abusato.



In Egitto Morsi vuole imporre un quasi assolutismo. Ora vuole dare l'impressione che sta ascoltando il popolo. Ma è probabile che la maggioranza gli darà ragione. Sarà così poiché Morsi è già eletto. Un nuovo referendum sulla nuova costituzione sarà probabilmente a suo favore. Già l'opposizione ne sembra consapevole e progetta di manifestare contro l'iniziativa. Certamente, se il referendum dovesse passare a favore di Morsi, ciò potrebbe costituire un esempio di come la democrazia può trasformarsi in totalitarismo, grazie innanzitutto a una maggioranza 'illuminata', e in secondo luogo ad un uomo che sembra considerarsi quasi un Dio. Tali assolutisti sono prima fedeli a se stessi. Non si trova mai alcuna umiltà rispettosa e sincera presso di loro. 



Insomma, ciò che è sempre più evidente è che i fondamentalisti religiosi sono tali perché sono molto più interessati ai potere, all'abbassamento delle donne, ai guadagni materiali, finanziale e politici, che a seguire la strada di Dio o del Profeta dando il giusto esempio.
L'arma della religione dell'Islam è molto efficace, poiché è temibile per gli animi semplici, buoni ed umili.

Dovrei aggiungere che ho il mio modo di vedere le cose, anche se non sono credente nel senso classico del termine. Ma come Sir Thomas More, che fu sempre un Cattolico esemplare fino alla sua morte, sono d'accordo con ciò che scisse nella sua 'Utopia', che Dio avrebbe approvato modi diversi per adorarlo.
Ma soprattutto credo che ebbe ragione nel scrivere che nessuno può pretendere che l'universo e il suo meccanismo incredibile (senza considerare la vita stessa) fu creato- 'per caso.' Non è propria questa l'essenza di tutte le religioni nella storia della civiltà? 

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Text and image (from 'Venetian Dreams') © Mirino (PW).  Italian edited by Rob, with thanks. December, 2012

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