L'arbre de l'aube de la civilisation ne fut pas forcément un pommier. C'est un arbre encore plus ancien et beaucoup plus grand. Ses racines pénètrent la terre de temps aussi profondément que ses branches aspirent d'atteindre le ciel. Une toile sans fin des innombrables bras étendus d'humanité...
Après avoir donné un de mes tableaux à l'église du village, le Diacre me remerciait. Comme j'étais un peu gêné j'ai bafouillé bêtement que je n'était pas vraiment 'croyant'. Il m'a répondu que ce n'était pas à moi de le décider.
C'était une bonne réponse. Et en fait je suis 'croyant', à ma manière à moi, et peut-être, justement, il l'avait discerné, aussi à travers mon geste. Mais ce que je crois, et depuis longtemps d'ailleurs, je ne l'impose à personne.
S'il ne s'agit pas tout à fait d'un vieil homme avec une longue barbe blanche qui rayonne de gentillesse, et non plus d'une religion établie, on pourrait toujours admettre qu'il s'agit d'une conviction personnelle; la lumière blanche à moi (et non une couleur qui n'en serait qu'une partie).
Mais traitons justement des religions établies. Lorsque nous nous plongeons dans un bon livre, chacun de nous imagine les caractères de l'histoire à sa manière, malgré les descriptions fournies. Sans exception cette conception personnelle s'appliquerait à tous les croyants de toutes les religions du monde à l'égard de tous les Dieux et de tous les prophètes. Pour l'un, selon sa manière personnelle de l'évoquer dans son esprit, son Dieu aurait tel aspect. Cette image mentale rayonnante serait à lui, sa vérité, son exemple, sa lumière. Personne ne peut lui en imposer ou substituer un autre.
C'est à dire que même si on est fidèle à une religion établie, c'est évident et naturel que la manière de se rapporter à elle, serait toujours personnelle. Si par extension chacun de nous a sa propre foi ou vérité personnelle, l'idée de vouloir imposer une autre religion à qui que ce soit, est d'autant plus absurde, irrationnelle et barbare.
Imposer une religion- ou ce qui ne peut qu'être une interprétation corrompue d'une religion- à un autre par la force est essentiellement un viol. Assumer un tel droit est assumer (comme Lucifer) d'avoir quasi d'autant de puissance que Dieu lui-même. Parce que toutes les religions du monde viennent de la même source ou souche de l'aube de la civilisation. Elles ont les mêmes racines. Elles sont donc les branches de cet arbre unique. Elles poussent vers le ciel dans les directions diverses, mais elles appartiennent à ce même bel arbre, l'arbre de la vérité.
Celui qui assume le droit de casser une seule branche, une seule brindille, casse une partie de sa propre âme, l'arbre duquel il vient et sur lequel il dépend lui-aussi. Fondamentalement, il se détruit.
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L'Albero Metafisico
L'albero dell'alba della civilizzazione non fu necessariamente un melo. È un albero ancora più vecchio e molto più grande. Le sue radici penetrano nella terra del tempo così profondamente quanto i suoi rami aspirano a raggiungere il cielo. Un tessuto senza fine delle innumerevoli braccia tese d'umanità...
Dopo avere dato uno dei miei quadri alla chiesa del villaggio, il diacono mi ringraziava. Poiché ero un po' imbarazzato balbettavo stupidamente che non ero realmente 'credente'. Mi ha risposto che non era a me deciderlo.
Era una buona risposta. Ed infatti sono 'credente', a mio modo, e forse, sicuramente, egli l'aveva percepito, anche attraverso il mio gesto. Ma ciò che credo, e da tempo del resto, non lo impongo a nessuno.
Se non si trattasse proprio di un vecchio uomo con una lunga barba bianca che irradia della gentilezza, e nemmeno di una religione stabilita, si potrebbe sempre ammettere che si tratta di una convinzione personale; la luce bianca a me (e non un colore che ne sarebbe soltanto una parte).
Ma trattiamo precisamente delle religioni stabilite. Quando ci concentriamo in un buon libro, ciascuno di noi immagina i caratteri della storia al suo modo, nonostante le descrizioni fornite. Senza eccezione questa concezione personale si applicherebbe a tutti i credenti di tutte le religioni del mondo nel riguardo di tutti gli dei ed di tutti i profeti. Per ciascuno, secondo il suo modo personale di evocarlo nel suo animo, il suo Dio avrebbe avuto tale aspetto. Quest'immagine mentale radiante sarebbe proprio a lui, la sua verità, il suo esempio, la sua luce. Nessuno può imporgliene o sostituirne un altro.
Cioè che anche se si è fedeli ad una religione stabilita, sia ovvio e naturale che il modo di riferirsi ad essa, sarebbe sempre personale. Se in estensione ciascuno di noi ha la sua fede o una verità personale, l'idea di volere imporre un'altra religione a chiunque, è tanto più assurdo, irrazionale e barbaro.
Imporre una religione- o ciò che non può essere che un'interpretazione corrotta di una religione- ad un altro con la forza è essenzialmente una violazione. Assumere tal diritto è assumere (come Lucifero) di aver quasi altrettanta potenza di Dio stesso. Perché tutte le religioni del mondo vengono dalla stessa fonte o il ceppo dell'alba della civilizzazione. Hanno le stesse radici. Sono dunque i rami di quest'albero unico. Spingono verso il cielo nelle direzioni diverse, ma appartengono a questo stesso bell'albero, l'albero della verità. Chi si assume il diritto di rompere un solo ramo, un solo ramoscello, rompe una parte del proprio animo, l'albero dal quale viene e dal quale dipende anche lui. Fondamentalmente si distrugge.
Text and Image © Mirino (PW) October, 2008
L'albero dell'alba della civilizzazione non fu necessariamente un melo. È un albero ancora più vecchio e molto più grande. Le sue radici penetrano nella terra del tempo così profondamente quanto i suoi rami aspirano a raggiungere il cielo. Un tessuto senza fine delle innumerevoli braccia tese d'umanità...
Dopo avere dato uno dei miei quadri alla chiesa del villaggio, il diacono mi ringraziava. Poiché ero un po' imbarazzato balbettavo stupidamente che non ero realmente 'credente'. Mi ha risposto che non era a me deciderlo.
Era una buona risposta. Ed infatti sono 'credente', a mio modo, e forse, sicuramente, egli l'aveva percepito, anche attraverso il mio gesto. Ma ciò che credo, e da tempo del resto, non lo impongo a nessuno.
Se non si trattasse proprio di un vecchio uomo con una lunga barba bianca che irradia della gentilezza, e nemmeno di una religione stabilita, si potrebbe sempre ammettere che si tratta di una convinzione personale; la luce bianca a me (e non un colore che ne sarebbe soltanto una parte).
Ma trattiamo precisamente delle religioni stabilite. Quando ci concentriamo in un buon libro, ciascuno di noi immagina i caratteri della storia al suo modo, nonostante le descrizioni fornite. Senza eccezione questa concezione personale si applicherebbe a tutti i credenti di tutte le religioni del mondo nel riguardo di tutti gli dei ed di tutti i profeti. Per ciascuno, secondo il suo modo personale di evocarlo nel suo animo, il suo Dio avrebbe avuto tale aspetto. Quest'immagine mentale radiante sarebbe proprio a lui, la sua verità, il suo esempio, la sua luce. Nessuno può imporgliene o sostituirne un altro.
Cioè che anche se si è fedeli ad una religione stabilita, sia ovvio e naturale che il modo di riferirsi ad essa, sarebbe sempre personale. Se in estensione ciascuno di noi ha la sua fede o una verità personale, l'idea di volere imporre un'altra religione a chiunque, è tanto più assurdo, irrazionale e barbaro.
Imporre una religione- o ciò che non può essere che un'interpretazione corrotta di una religione- ad un altro con la forza è essenzialmente una violazione. Assumere tal diritto è assumere (come Lucifero) di aver quasi altrettanta potenza di Dio stesso. Perché tutte le religioni del mondo vengono dalla stessa fonte o il ceppo dell'alba della civilizzazione. Hanno le stesse radici. Sono dunque i rami di quest'albero unico. Spingono verso il cielo nelle direzioni diverse, ma appartengono a questo stesso bell'albero, l'albero della verità. Chi si assume il diritto di rompere un solo ramo, un solo ramoscello, rompe una parte del proprio animo, l'albero dal quale viene e dal quale dipende anche lui. Fondamentalmente si distrugge.
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Text and Image © Mirino (PW) October, 2008