Polarity is one of the main governing factors of nature in all respects. It is intrinsic to the nucleus force that determines the perpetual motion of solar systems, the mutation of atoms and the creation of electronic energy and neutrons. Yet polarity itself, like the stars it governs, is also in constant evolution.
I have often wondered about this phenomenon, applying it to a simple, and perhaps naive philosophy based on the rule of opposites, and the assumption that nothing can exist without its equivalent contrary. But it's not just a simple, 'polarised opinion'.
One can use the theory of colour as a first example. As we all know, there are three primary colours that blended together create the rainbow and are the transparent components of white light (daylight). Their opposing colours are components of the other two primary colours, similar to the rule of three, or the "golden rule".
Red + yellow = orange (which is the opposite colour of blue)
Blue + yellow = green (which is the opposite colour of red)
Red + blue = violet (which is the opposite colour of yellow)
secondary colours- green + violet = 'silver' (third final hue)
secondary colours- orange+ green = 'gold' (third final hue)
We see this transformation of opposing colours in nature, through the seasons, or simply when the sun rises and sets. The violet colours of dawn gradating to their opposite yellows as the sun comes up, or in reality as the earth turns. The seasonal transformation of the colour of green leaves turning to their opposite colour red before reaching their final hue of gold. The magical circle of life and death.
There are the biological and anatomical polarities determining genes, attraction, governing conception, senses, balance, movement and growth. The polarity of reason- in politics (the general use of left and right wings to differentiate between the main oppositions), in religion (the opposing spiritual conceptions of Heaven and Hell), in justice (punishment or recompense determined by truth conforming to reality or fact as opposed to what is false, unreal or fictive). There is of course geographical polarity. Naturally it can be applied to everything.
If something takes place there is a natural, physical reason for it, however positive or negative the results may be. Such a conviction can represent a considerable reconciliatory force enabling one to come to terms with life by believing in its power and order. By understanding that Nature does not recognise 'hazard'. That there is a reason for everything by the very fact that it exists- or that it has taken place, and this no matter how wonderful or how terrible it may be.
By extension one could also believe that there is a reason for natural evolution in all its forms, including that determined purposefully, or caused inadvertently, by man.
But it would be pretentious to believe that there is such a simple common denominator. There are infinite nuances in life as there are shades of colour. Discords determining circumstances, accidents, catastrophes, malformation, illness, abnormal behaviour and different attitudes. There are the relatively insignificant circumstances and coincidences that bring about the significant, historical events.
And there are the miracles of natural beauty that cannot be explained, because one cannot apply them to any Darwinian theory of evolution, of laws of survival or of cause and effect. Yet they exist therefore they are an intrinsic part of this unfathomable, universal truth.
If man's survival has always depended on his unique ability to reason, it would be unreasonable to believe he would be capable of becoming irresponsible enough to destroy himself and an extraordinarily beautiful planet that he still has as much to learn from, as he has from the entire universe (astrological and microscopical). It would be more reasonable to believe that his destiny is unlimited. That with the same humility as Noah, perhaps man will be inspired, if not obliged, to create the means to save and perpetuate life elsewhere. In fact it would not be unreasonable to believe that in his innocence and unawareness, this is also his destiny, responsibility and essential reason of being.
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Polarità
Polarità è uno dei principali fattori governanti la natura in tutti gli aspetti. Infatti è l'intrinseca forza nucleare che determina il movimento perpetuo dei sistemi solari, della mutazione degli atomi e la creazione di energia elettronica e dei neutroni. Tuttavia la polarità in sé, come le stelle che governa, è egualmente in evoluzione costante.
Mi sono spesso interrogato su questo fenomeno applicandolo ad una filosofia semplice e forse ingenua basata sulla regola degli opposti e del presupposto che niente può esistere senza il suo contrario equivalente. Ma non è solo una semplice, 'opinione polarizzata'.
Si può usare la teoria del colore come primo esempio. Come sappiamo tutti, ci sono tre colori primari che graduati insieme creano l'arcobaleno e sono i componenti trasparenti della luce bianca (la luce del giorno). I loro colori contrari sono componenti degli altri due colori primari, simili alla regola del tre, o alla "regola d'oro".
Rosso + giallo = arancio (che è il colore opposto dell'azzurro)
Blu + giallo = verde (che è il colore opposto del rosso)
Rosso + blu = violetto (che è il colore opposto del giallo)
colori secondari - verde + violetto = argento (terza tinta finale)
colori secondari - arancio + verde = oro (terza tinta finale)
Vediamo questa trasformazione dei colori opposti nella natura, con le stagioni, o semplicemente con l'alba e il tramonto del sole. I violetti dell'alba che graduano sui colori opposti di gialli con il sorgere del sole, o in realtà mentre la terra gira. La trasformazione stagionale del coloro di foglie verdi mutandosi verso il rosso, loro colore opposto, prima di raggiungere la loro tinta finale di oro. Il cerchio magico della vita e della morte.
Ci sono le polarità anatomica e quella biologica che determinano geni, attrazione, e governano concepimento, sensi, equilibrio, movimento e sviluppo. La polarità della ragione- nelle politiche (l'uso generale delle destre e sinistre per differenziare fra le opposizioni principali), nella religione (le concezioni spirituali avversarie di Paradiso e di Inferno), nella giustizia (punizione o ricompense determinate dalla verità adeguando alla realtà o al fatto in contrasto con ciò che è falso, irreale o fittizio). C'è naturalmente quella geografica. La polarità può essere applicata naturalmente interminabilmente.
Se qualcosa avviene, per esso c'è una ragione naturale, fisica qualunque siano i risultati, positivi o negativi. Una tal convinzione può rappresentare una considerevole forza permettendo di riconciliarsi con la vita, credendo nella sua potenza e nel suo ordine. Capendo che la Natura non riconosce 'l'azzardo' e che c'è una ragione per tutto per il fatto stesso che esiste o che è avvenuto, e non importa quanto meraviglioso o terribile possa essere. Per estensione si potrebbe anche credere che c'è una ragione per l'evoluzione naturale in tutte le sue forme, compresa quella determinata espressamente, o provocata involontariamente, dall'uomo.
Ma sarebbe molto pretenzioso credere che ci sia un denominatore comune così semplice. Nella vita ci sono sfumature infinite come nel colori ci sono molteplici tinte. Discordie che determinano le circostanze, gli incidenti, le catastrofi, le malformazioni, le malattie, comportamenti anormali ed atteggiamenti diversi. Ci sono circostanze e coincidenze relativamente insignificanti che determinano eventi significativi e storici. Ci sono i miracoli delle bellezze naturali che non possono essere spiegati, perché nessuno può applicare la loro esistenza ad alcuna teoria darwiniana di evoluzione, o di causa e effetto. Tuttavia esistono, quindi sono una parte intrinseca di questa verità universale e impenetrabile.
Se la sopravvivenza dell'uomo è sempre dipesa dalla sua capacità unica di ragionare, sarebbe irragionevole crederlo capace di diventare così irresponsabile da distruggere se stesso e un pianeta straordinariamente bello da cui ha ancora tanto da imparare, come ne ha dall'intero universo (incluso l'universo (astronomico e microscopico). Sarebbe più ragionevole credere che il suo destino non avesse alcun limite. Che con la stessa umiltà di Noè, forse l'uomo sarà ispirato, se non obbligato, a creare i mezzi per salvare la vita e perpetuarla altrove. In effetti non sarebbe irragionevole credere che nella sua innocenza ed inconsapevolezza, questo fosse egualmente il suo destino, la sua responsabilità e la sua ragione essenziale di essere.
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Text and image © Mirino (PW) July, 2008